Carlo Baldassi

Consulenza di management alle piccole e medie imprese

Studio Carlo Baldassi
Consulenza di management alle piccole e medie imprese

Sulla leadership

Credo...che sia felice (il principe) che riscontra el modo del procedere suo con le qualità dé tempi; e similmente sia infelice quello che con il procedere suo si discordano e' tempi...Da questo ancora depende la variazione del bene: perché se uno che si governa con respetti e pazienzia, e' tempi e le cose girono in modo che il governo suo sia buono, e' viene felicitando; ma se li tempi e le cose si mutano, rovina, perché non muta modo di procedere.

(Niccolò Machiavelli - Il Principe)

E la prima coniettura che si fa del cervello d'uno signore, è vedere li uomini che lui ha d'intorno; e quando ‘e sono sufficienti e fedeli, sempre si può reputarlo savio, perché ha saputo conoscerli sufficienti e mantenerli fedeli.
Ma quando sieno altrimenti, sempre si può fare non buono iudizio di lui; perché el primo errore che fa, lo fa in questa elezione.

(Niccolò Machiavelli - Il Principe)

Uno principe, per tanto, debbe consigliarsi sempre, ma quando lui vuole, e non quando vuole altri; anzi debbe torre animo a ciascuno di consigliarlo di alcuna cosa, se non gnene domanda; ma lui debbe bene esser largo domandatore, e di poi, circa le cose domandate, paziente uditore del vero; anzi, intendendo che alcuno per alcuno rispetto non gnene dica, turbarsene

(Niccolò Machiavelli - Il Principe)

Perché quando o uno popolo o uno principe ha mandato fuori uno suo capitano in una espedizione importante, dove quel capitano vincendola ne abbia acquistata assai gloria, quel principe o quel popolo é tenuto allo incontro a premiarlo: e se in cambio di premio, o ‘e lo disonora o ‘e l'offende mosso dall'avarizia, non volendo ritenuto da questa cupidità satisfarli, fa uno errore che non ha scusa, anzi si tira dietro una infamia eterna.
Pure si truova molti principi che ci peccano.

(Niccolò Machiavelli - Discorsi)

E' cosa più facile vendicare un'ingiuria che ripagare un beneficio, perché la gratitudine é considerata un peso, la vendetta un guadagno.

(Tacito - Storie)

Concludo, per tanto, che uno principe debbe tenere delle congiure poco conto, quando el populo li sia benevolo; ma quando li sia nimico et abbilo in odio, debbe temere d'ogni cosa e d'ognuno.

(Niccolò Machiavelli - Il Principe)

Poiché l’ideale della certezza è al di fuori della nostra portata individuale e collettiva, ed è sempre più riconosciuto in tal senso, la probabilità appare essere il miglior surrogato di cui possiamo disporre’.

(Z.Bauman - Danni collaterali)

Un razionalista è semplicemente una persona a cui importa più di imparare che di avere ragione..(egli) non crede che egli stesso o anche qualcun altro sia in possesso della sapienza.. Egli sa certamente che l'accettazione di un'idea non è mai un evento puramente razionale; ma crede che solo la discussione critica ci possa dare la maturità necessaria per vedere un'idea da sempre più lati e valutarla correttamente'.

(K. Popper - Tutta la vita è risolvere problemi)

Senza intuizione non si va avanti - e ciò sebbene la maggior parte di queste nostre intuizioni alla fine si dimostreranno false. Abbiamo bisogno di intuizioni, di idee e di idee possibilmente in competizione; e ancora di idee come quelle che si possono criticare, migliorare e analizzare criticamente.

(K. Popper - Tutta la vita è risolvere problemi)

Cosi’, dato che spesso le azioni della vita non ammettono alcun indugio, non c’è dubbio che, quando non è in nostro potere distinguere le opinioni più vere, noi dobbiamo seguire le più probabili; e quando non notiamo fra le une e le altre una maggiore probabilità, dobbiamo tuttavia deciderci per alcune di esse, non considerandole più, da allora in poi, per quello che concernono l’attività pratica, come dubbie, ma come verissime e certissime, perché verissima e certissima è la ragione che ce le ha fatte scegliere.

(Cartesio - Discorso sul metodo)

Raramente una decisione è una scelta tra il giusto e l’ingiusto. Nel migliore dei casi è una scelta tra ciò che probabilmente è giusto e ciò che probabilmente non lo è. In ogni caso decidere significa correre un rischio.

(P. Drucker - Il management, l’individuo e la società)

Non c’è infatti alcuna cosa in cui la virtù umana più vicino si approssimi alla potenza degli dei, quanto il fondare nuove città o il conservare quelle già fondate.

(M. T. Cicerone - De re publica)

Se l'espressione non é corretta, ciò che si dice non é quel che si intende.
Se ciò che si dice non é quel che si intende, quel che doveva essere fatto rimane incompiuto.

(Confucio - )

Se l'ambiente in cui opera l'impresa é complesso e indecifrabile ..allora il problema manageriale diventa quello di creare il contesto, di costruirlo..Se i bisogni sono indistinti, se i concorrenti sono mobili, se la tecnologia é fortemente evolutiva, se la legge non regolamenta, se le istituzioni hanno un'idea vaga, allora il management deve abbandonare l'idea di adattarsi ad una nebulosa di significati virtuali, di possibili esiti e deve molto semplicemente costruire, agire, forzare, indirizzare, costruire insomma il contesto che meglio si adatta alle sue esigenze. E deve fare ciò facendo appello alla creatività di tutti gli uomini dell'organizzazione, perché non esiste mai un solo modo di costruire..

(Salvatore Vicari - )

Il management riguarda gli esseri umani. Il suo compito è di far lavorare insieme le persone, di fare in modo che i loro punti di forza siano efficaci e i loro punti deboli irrilevanti. Questo è il compito dell’organizzazione ed è la ragione per cui il management è il fattore critico, determinante…Ogni impresa richiede commitment verso obiettivi comuni e valori condivisi. Senza questo commitment non esiste impresa, ma solo un’accozzaglia di persone.

(P. Drucker - Il management, l’individuo e la società)

La knowledge society deve essere incentrata sul concetto di persona colta. Deve essere un concetto universale proprio perché la knowledge society è una società di conoscenze, e perché è globale in materia di denaro, economia, carriere, tecnologia, di questioni di fondo e soprattutto in materia di informazione. La società post capitalistica ha bisogno di una forza unificante. Richiede un gruppo leader capace di focalizzare le tradizioni locali, particolaristiche, separate, su un impegno comune e condiviso verso valori, su un concetto di eccellenza comune e sul rispetto reciproco..La knowledge society ha bisogno di ..una persona con una cultura universale.

(P. Drucker - La società postcapitalistica)

In azienda non ha corso l’idea che si possa sperare qualcosa: bisogna farle le cose; arrivare a dei risultati, seguire delle procedure.. (eppure) Pur non essendo la speranza una virtù manageriale, il manager non potrà evitare di incontrare le speranze di quelli che con lui o per lui lavorano…Oggi ci vorrebbero figure di capi capaci di essere ancora ‘creatori di attese, le ‘grandi spettazioni’ di cui parla Machiavelli nel Pincipe, perché ampilare il territorio delle aspettative fa correre positivamente le speranze, riempie le voglie di futuro e mobilita le risorse.

(P. G. Celli - Le virtù deboli)